How do the deaf feel? Imagine a person driving a car in the fog: he sees the cars around but not well. The same happens with the deaf: I tried to make this thing understood through photography. I have been profoundly deaf from birth and I am deaf oralist. I don't know sign language because I was re-educated by a specialist. To prepare this report, I spent a year in the deaf community in Verona. The photos were taken at the ENS, the national deaf organization based in Verona and for a while I entered their world knowing their culture and way of communicating. It is a deaf community where the deaf gather to exchange information on daily life and have a support network. To communicate, they communicate using sign language and I have discovered that for them it is a very important language as for us it is the spoken language. Sign language is full of movements and communicative signals, each word has its shape and its movement that is done by the hands, face and body as we see in the photos.
Hands are as important to them as the sound of voice is to us. My aim is to make hearing people understand how the deaf communicate and I have deliberately chosen to take pictures that are not clear and not perfect.
Hands are as important to them as the sound of voice is to us. My aim is to make hearing people understand how the deaf communicate and I have deliberately chosen to take pictures that are not clear and not perfect.
Come sentono i sordi? Immaginate una persona che guida l'auto in mezzo alla nebbia: vede le macchine attorno ma non bene. Allo stesso modo succede ai sordi: ho cercato di far capire questa cosa attraverso la fotografia. Sono sordo profondo dalla nascita e sono sordo oralista. Non conosco la lingua dei segni perché sono stato rieducato da una specialista. Per preparare questo reportage ho frequentato per un anno la comunità dei sordi di Verona. Le foto sono state scattate presso L'ENS, l'ente nazionale sordi con sede a Verona e per un periodo sono entrato nel loro mondo conoscendo la loro cultura e il modo di comunicare. È una comunità di sordi dove i sordi si ritrovano per scambiarsi informazioni sulla vita quotidiana e avere una rete di supporto. Per dialogare, comunicano usando la lingua dei segni e ho scoperto che per loro è una lingua molto importante come per noi lo è la lingua parlata. La lingua dei segni è ricca di movimenti e di segnali comunicativi, ogni parola ha la sua forma e il suo movimento che viene fatto dalle mani, dalla faccia e dal corpo come vediamo nelle foto. Per loro le mani sono importanti come per noi lo è il suono della voce. Il mio scopo è quello di far capire agli udenti come comunicano i sordi e ho volutamente scelto di fare le foto poco nitide e non perfette.